La manutenzione dei mezzi di estinzione

Le spese relative alla manutenzione e la revisione degli dei mezzi di estinzione vanno ripartite fra tutti i condomini in proporzione ai millesimi di proprietà, poiché tali strumenti hanno l’obiettivo di proteggere dai danni provocati dal fuoco l’intero edificio condominiale, comprese le parti inerenti alla struttura portante dello stesso.

Manutenzione estintori:

1) Controllo inizialeavviene dopo l’installazione degli estintori, oppure a seguito del cambio della ditta che si occupa della loro manutenzione. In tale frangente, si verifica che:
- gli estintori siano regolarmente in servizio;
- le marcature sulle targhette siano regolari;
- il libretto d’uso sia disponibile.

2) Controllo periodico: avviene ogni 6 mesi, secondo quanto disposto dalla Legge. È effettuato da un professionista competente ed è volto controllare l’efficienza di tutti i tipi di estintori, portatili o carrellati, senza effettuare prove di funzionamento. Il professionista si occuperà di:
- compilare correttamente il cartellino di manutenzione;
- controllo della pressione;

In base alla tipologia dell’estintore, poi, periodicamente il professionista competente eseguirà anche una revisione del mezzo.
Consiste in una serie di interventi di natura tecnica, le cui tempistiche sono regolate dalla normativa antincendio:

  • ogni 24 mesi per gli estintori ad acqua o a schiuma, aventi un serbatoio in acciaio al carbonio plastificato;
  • 36 mesi per gli estintori in polvere;
  • 48 mesi per gli estintori ad acqua o a schiuma;
  • 60 mesi per gli estintori a CO2;
  • 72 mesi per gli estintori ad idrocarburi alogenati;

La revisione è una pratica piuttosto importante, in quanto sono previsti interventi tecnici piuttosto specifici:

  • è necessario esaminare l’interno degli estintori;
  • controllare tutte le parti e le componenti;
  • sostituire i dispositivi di sicurezza, qualora fossero presenti;
  • sostituzione dell’agente estinguente, delle guarnizioni e delle valvole erogatrici.

Manutenzione naspi:

L’attività di verifica dei naspi e idranti a muro consiste in diverse fasi di sorveglianza e controllo, a cui si aggiunge, ove necessaria, la verifica periodica.
Per controlli e manutenzioni deve essere disponibile una planimetria riportante l’esatta ubicazione delle attrezzature e i principali dati tecnici dell’impianto. Ogni naspo o idrante deve essere perfettamente identificabile tramite idonea numerazione, riportata sia sulla planimetria che sul presidio stesso.

Il controllo semestrale di naspi e idranti deve essere svolto da professionista apposito.
Nell’ambito dell’attività di controllo occorre che la tubazione del naspo/idrante sia srotolata e verificata per tutta la sua lunghezza per riscontrare l’eventuale presenza di screpolature, deformazioni, logoramenti o danneggiamenti (in caso di riscontrati difetti occorrerà sottoporre la tubazione alla massima pressione di esercizio per verificarne la tenuta; in alternativa la tubazione dovrà essere sostituita).

Nella fase di controllo occorrerà inoltre verificare che:

  • i naspi/idranti siano accessibili senza difficoltà e che non siano in alcun modo danneggiati e privi di punti di corrosione e/o perdite.
  • sia presente idonea e efficace segnaletica di sicurezza in conformità al disposto del D. Lgs. 81/2008, che renda immediatamente visibile i presidi alla distanza di osservazione;
  • i fissaggi alla parete dei dispositivi e delle tubazioni siano efficienti;
  • gli indicatori di pressione, ove presenti, funzionino correttamente;
  • la bobina, per i naspi, ruoti correttamente in entrambi i sensi di rotazione;
  • le valvole di intercettazione siano funzionanti e di facile manovrabilità;
  • le tubazioni di alimentazione idrica non presentino criticità;
  • le cassette non siano danneggiate e che i portelli delle cassette si aprano agevolmente;
  • le lance erogatrici funzionino e siano agevolmente manovrabili.

Il tradizionale controllo semestrale dei presidi antincendio è oggi implementato dal concetto di sorveglianza, attività che consiste nella verifica delle apparecchiature quanto ad integrità, accessibilità e completezza dell’equipaggiamento, da svolgersi nei periodi che intercorrono fra due controlli periodici.
La sorveglianza può essere da personale incaricato dall’amministratore, responsabilile dell’attività.
Il tecnico accerterà:

  • macroscopici difetti o carenze;
  • Per i sistemi naspi/idranti a muro verificherà che ogni naspo o idrante sia segnalato e collocato nella posizione prevista, che dovrà rispettare criteri di visibilità;
  • non siano presenti segni di deterioramento, corrosione o perdite.

Annualmente, s’integra alle suddette manovre di manutenzione, anche il controllo annuale, volto alla verifica della tenuta delle tubazioni flessibili naspi/idranti che dovranno essere sottoposte alla pressione di rete. Il controllo e la manutenzione devono essere sempre effettuati da personale esperto e competente, provvisto di conoscenza e esperienza adeguate.
Si ricorda che con periodicità quinquennale tutte le tubazioni devono essere sottoposte alla massima pressione di esercizio in conformità al disposto della norma UNI EN 671-1 e 671-2.

Il controllo degli attacchi antincendio per autopompa VV.F. deve prevedere la verifica della manovrabilità delle valvole, con completa chiusura e apertura delle stesse e l’accertamento della tenuta della valvola di ritegno. Al termine delle operazioni sarà necessario assicurarsi che la valvola principale d’intercettazione sia in posizione aperta.
Per gli idranti soprasuolo e sottosuolo le operazioni di manutenzione devono includere:

  • verifica della completa apertura e chiusura della valvola principale;
  • verifica della facilità di apertura dei tappi;
  • verifica del sistema di drenaggio antigelo, ove previsto;
  • verifica e eventuale ripristino della segnalazione degli idranti sottosuolo;
  • verifica del corredo di ciascun idrante.

In caso di modifiche all’attività, modifiche sostanziali all’impianto o di eventi particolari, qualora necessario, il titolare dell’attività deve verificare l’impianto, con l’ausilio di una figura tecnica competente, per accertarne la funzionalità e la conformità. Tale verifica deve comprendere il riscontro della documentazione di progetto e le seguenti operazioni:

  • esame generale dell’impianto comprese le alimentazioni, le caratteristiche delle pompe (ove presenti), i diametri delle tubazioni, la spaziatura degli apparecchi erogatori, i sostegni delle tubazioni;
  • collaudo delle alimentazioni;
  • verifica del regolare flusso nei collettori di alimentazione, aprendo completamente un apparecchio erogatore terminale per ogni ramo principale della rete a servizio di due o più apparecchi erogatori;
  • verifica delle prestazioni di portate e pressioni minime da garantire e durata delle alimentazioni (per la verifica della durata delle alimentazioni è ammesso il ricorso a calcolo idraulico).

Alla fine di ogni attività di controllo e manutenzione occorrerà applicare per ogni presidio naspo o idrante un sigillo di sicurezza, contenente:

  • dati del fabbricante,
  • la ragione sociale del fornitore dell’idrante/naspo
  • gli estremi atti ad identificare la persona che ha effettuato la manutenzione,
  • la data della manutenzione
  • ben evidente la scritta “REVISONATO”.