Sgocciolamento dai vasi o dai panni stesi: cosa può fare l’amministratore?

L’amministratore
di condominio può adottare alcuni provvedimenti contro chi fa sgocciolare acqua dai vasi o dai panni
stesi, in quanto queste situazioni possono violare il regolamento condominiali o causare danni o disagi agli altri
condòmini.
Ovviamente, quale
primo step, l’amministratore può prodursi in un richiamo formale scritto, nel quale si richiede di interrompere il
comportamento causante disagio.
Per farlo l’amministratore può richiamare e richiedere il rispetto di
determinate norme del regolamento
condominiale.
L’amministratore, qualora il mancato rispetto del regolamento sia reiterato,
potrebbe decidere di inserire all’ordine del giorno della prima assemblea utile apposito argomento di
discussione, che potrebbe concludersi - ai sensi dell’art. 70 disp.
att. c.c. - con
la comminazione di una sanzione pecuniaria approvata dall’assise con 500
millesimi.
Attenzione: in assemblea, se la situazione si
rivela più grave, potrebbe addirittura discutersi dell’approvazione di una lite attiva.
Questo può accadere nel caso in cui lo sgocciolamento prolungato ed intenso
arrivi a produrre infiltrazioni o deterioramento di beni altrui,
comprese le parti comuni.
L’azione assembleare potrebbe aggiungersi ad una privata, se vi fossero dei
singoli condòmini danneggiati.
Inoltre, fa
parte degli atti conservativi che
può intraprendere l’amministratore, anche la segnalazione ai Vigili Urbani se sono coinvolte
violazioni del Regolamento Comunale
o di norme igieniche.
L’art. 13 del
Regolamento Comunale di Roma vieta di far cadere oggetti e liquidi da balconi e
finestre che si affacciano su aree pubbliche o di transito privato.