Cosa deve fare l’amministratore in situazioni di degrado?

Per rispondere alla domanda nel titolo, bisogna chiarire, anzitutto, quali sono le normative di riferimento:
1. Codice Civile – Artt. 1117 e seguenti
- L'art. 1117 c.c. individua le parti
comuni del condominio (es. cortili, scale, locali tecnici).
- L'art. 1130 c.c. stabilisce i
compiti dell'amministratore, tra cui:
- Curare la conservazione e il
godimento delle parti comuni;
- Compiere atti conservativi
(anche legali) per tutelare la cosa comune.
2. Art. 844 c.c. – Immissioni
- Regola i casi in cui da una
proprietà privata provengano odori, pericoli o degrado che
influiscano sulle proprietà altrui o sulle parti comuni.
3. Norme di sicurezza (D.Lgs. 81/2008)
- L’amministratore ha
responsabilità nella sicurezza degli ambienti comuni, in
particolare in relazione a rischi per inquilini, lavoratori, manutentori
ecc.
4. Regolamenti comunali e ordinanze sanitarie
- I Comuni spesso hanno
regolamenti su decoro urbano, igiene e sicurezza, a cui
l'amministratore può fare riferimento per segnalazioni o richieste di
intervento.
✅ Cosa deve fare l'amministratore
▶ Se il degrado è in parti comuni:
- Accertare il pericolo, ovvero documentarlo attraverso foto o relazioni tecniche;
- Interdire l'accesso all'area: attraverso specifici avvisi o circolari, l'amministratore dovrà mettere in sicurezza la zona informando il condòmino della situazione e avvisandolo del divieto di accesso;
- Segnalare alle autorità se vi sono pericoli gravi o ostacoli (Comune, ASL, Vigili del Fuoco);
- Convocare assemblea: passaggio fondamentale per poter informare correttamente i partecipanti al condominio ed approvare eventuali interventi straordinari;
- Intervenire anche senza assemblea (art. 1130 c.c.) se vi è urgenza e rischio per persone o cose.
▶ Se il degrado è in unità privata:
- Inviare diffida scritta al proprietario;
- Richiedere intervento del
Comune o ASL se vi
sono rischi per la salute pubblica, oppure dei Vigili del Fuoco in caso di pericoli per la sicurezza;
- Valutare l’intervento
giudiziario (es. ex
art. 844 c.c. o ex art. 700 c.p.c. – urgenza).
📌 Esempi pratici
- Autorimessa privata in stato di
abbandono → può
rappresentare un pericolo strutturale o igienico. L’amministratore:
- Invia raccomandata al
proprietario per diffidarlo.
- Interviene con segnalazioni ai Vigili del Fuoco se non ottiene risposta.
- Può convocare l'assemblea per ottenere l'autorizzazione ad azioni legali nei confronti del proprietario se la situazione non presenza pressante urgenza.
⚖️ Se il proprietario non interviene e vi è particolare urgenza?
L’amministratore
non può sostituirsi al proprietario, ma:
- Può agire in giudizio a
nome del condominio se il degrado incide sul decoro, sicurezza o valore
dell’edificio, con ratifica ex post dell'attività svolta;
- Può chiedere l’intervento
immediato autorità competenti per far rispettare le normative sanitarie o
edilizie.