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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Comunicazione componenti del nucleo famigliare ad ACEA

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  A partire dal 2024, ACEA per le forniture di acqua potabile raggruppate, intestate a ciascun Condominio, ha inoltrato all’Amministratore la richiesta di dichiarare il numero complessivo dei componenti dei nuclei familiari sottesi all’utenza condominiale amministrata ( quindi stiamo parlando soltanto di unità immobiliari destinate ad abitazione ). Questo dato, che ovviamente non è in possesso dell’Amministratore e che può variare nel corso del tempo, va comunicato, almeno una volta l’anno , da parte dell’Amministratore ad ACEA su apposita piattaforma, in quanto il numero dei consumatori effettivi incide sulla formazione del costo dell’acqua. In caso di mancata comunicazione del numero effettivo, ACEA per default calcola TRE utenti ad unità immobiliare abitativa. Ne consegue che – dopo la prima comunicazione effettuata a luglio scorso – questa Amministrazione effettuerà la prossima comunicazione ad ACEA – soltanto in caso di variazioni intervenute e comunicate entro il 30/6/25 a...

Lavori condominiali straordinari: Quando l'amministratore può agire senza l'approvazione dell'assemblea

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È sempre stato un tema di discussione all'interno dei condomini: può l'amministratore autorizzare i lavori straordinari urgenti senza una previa delibera assembleare? Questa domanda è stata recentemente affrontata dal  Tribunale di Napoli nella sentenza n. 4111 del 20 aprile 2023 , che ha ribadito un principio di fondamentale importanza per la gestione condominiale. Secondo il  Tribunale di Napoli, l'amministratore può effettivamente autorizzare i lavori straordinari urgenti anche in assenza di una previa delibera assembleare . Questo principio è sancito all'interno dell' articolo 1135 del Codice Civile , che afferma che  l'amministratore ha il potere di ordinare lavori di manutenzione straordinaria qualora rivestano carattere urgente, ma è tenuto a riferirne nella prima assemblea . La sentenza in questione nasce da un caso di opposizione a un decreto ingiuntivo emesso nei confronti di un condominio. La ditta appaltatrice chiedeva il pagamento dei lavori eseguit...

Liti attive contro un condòmino: il partecipante al condominio va convocato in assemblea?

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La risposta alla domanda contenuta nel titolo di questo articolo è presto detta: NO ! E il perché ce lo spiega esaustivamente la sentenza Cass. civ., Sez. II, Sent., 01/08/2024, n. 21750 . Nel caso di controversia tra condominio e uno o più condomini, la compagine condominiale viene a scindersi per dare vita a due gruppi di partecipanti al condominio in contrasto tra loro. Tale scissione non può non determinare implicazioni sullo stesso diritto di partecipare all'assemblea, così che la fattispecie in esame non va ricondotta alla disciplina del conflitto d'interessi , conflitto che si manifesta solo in sede di assemblea al momento dell'esercizio del potere deliberativo e neppure è configurabile giuridicamente un interesse a partecipare alla fase preparatoria antecedente al momento deliberativo. Nel caso di scissione della compagine condominiale a fronte del particolare oggetto della lite, non sussiste il diritto del singolo, quale portatore di un interesse contrario a...

Detrazione “bonus casa” valida anche su edifici non aventi natura condominiale

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Con la recente sentenza n. 19472 del 15 luglio 2024 Suprema Corte , è stato affermato, relativamente alla fruizione della detrazione cosiddetta “ bonus casa ” ( ex art. 1 della L. 449/97, poi recepita nell’art. 16-bis del TUIR ) , che l’interpretazione in virtù della quale per poter parlare di parti comuni di un edificio è sufficiente la circostanza oggettiva della sua suddivisione in una pluralità di unità immobiliari è corretta . N on risulta, invece, essenziale per i Giudici di Legittimità la qualifica soggettiva che la proprietà delle parti comuni sia di tipo condominiale in quanto la detrazione trova applicazione anche quando la proprietà delle unità immobiliari sia riconducibile ad un unico proprietario o più proprietari in comunione indivisa. Nello specifico il contribuente, proprietario in comunione indivisa con il coniuge di un edificio residenziale costituto da due distinte unità immobiliari, autonomamente accatastate e aventi distinto numero civico, aveva sostenuto alcu...