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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Regolamento assembleare e contrattuale: opponibilità ai terzi

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Il regolamento di condominio è lo statuto della comunità condominiale, fonte di norme vincolanti per l’amministratore e i singoli condomini. Esso disciplina: 1) l’uso delle parti comuni ; 2) la ripartizione delle spese ad esse relative ; 3) l’amministrazione ; 4) la tutela del decoro architettonico dell’edificio . Ai sensi dell’ art. 1138 del Codice Civile il regolamento di condominio è obbligatorio soltanto negli edifici con più di 10 partecipanti . In virtù di tale disposizioni, qualora i condomini siano 11 o più di 11 e l’assemblea non abbia adottato un regolamento condominiale, un singolo condomino diligente, al pari dell’amministratore di condominio, potrà adire all’Autorità Giudiziaria e richiedere le redazione di un regolamento giudiziario Per quanto riguarda, invece, i condominii con 10 o meno partecipanti , l’adozione o meno di un regolamento sarà subordinata alla volontà assembleare, per cui non sarà possibile fare ricorso all’Autorità Giudiziaria per l...

Sgocciolamento dai vasi o dai panni stesi: cosa può fare l’amministratore?

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  L’amministratore di condominio può adottare alcuni provvedimenti contro chi fa sgocciolare acqua dai vasi o dai panni stesi, in quanto queste situazioni possono violare il regolamento condominiali o causare danni o disagi agli altri condòmini. Ovviamente, quale primo step, l’amministratore può prodursi in un richiamo formale scritto , nel quale si richiede di interrompere il comportamento causante disagio. Per farlo l’amministratore può richiamare e richiedere il rispetto di determinate norme del regolamento condominiale . L’amministratore, qualora il mancato rispetto del regolamento sia reiterato, potrebbe decidere di inserire all’ordine del giorno della prima assemblea utile apposito argomento di discussione, che potrebbe concludersi - ai sensi dell’ art. 70 disp. att. c.c. - con la comminazione di una sanzione pecuniaria approvata dall’assise con 500 millesimi. Attenzione: in assemblea, se la situazione si rivela più grave, potrebbe addirittura discutersi dell’approva...

Cosa fare quando il singolo accatasta rifiuti nella propria area privata?

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''La proprietà è mia e ci faccio ciò che voglio''. Questa è la frase ricorrente con cui, spesso, usa giustificarsi chi utilizza un proprio bene individuale - sito in un condominio - come una discarica personale. La convinzione secondo cui all’interno del proprio giardino, o di un posto auto scoperto (o meno) possa essere accatastato la qualunque è da ritenersi profondamente sbagliata . La discriminante del mancato sconfinamento degli oggetti nella proprietà comune non protegge da eventuali azioni. Venuto a sapere (o verificato personalmente) che un condòmino agisce in tal senso, l’amministratore di condominio, per agire d’ufficio ex art. 1130 c.c. in virtù di immissioni che superino la normale soglia di tollerabilità ai sensi dell’ art. 844 c.c . , può fare appello a tanti altri requisiti ( e, al 99%, uno di questi di solito non è rispettato ): 1.       1)    Sicurezza e incolumità collettiva (anche pubblica, di soggetti esterni al condominio) : se i ...

Condomini chiassosi e rumori in condominio: come si può agire?

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Come già accennato, l’ art. 1130 del Codice Civile riconosce, tra i doveri dell’amministratore condominiale, anche quello di compiere gli atti conservativi , per i quali tale figura può agire d’ufficio , senza necessità del consenso assembleare. Tra i c.d. ‘’ atti conservativi ’’ non rientrano soltanto quelli relativi alla manutenzione fisica delle parti comuni. Di fatti, fanno parte di tale categoria anche tutte le azioni messe in atto dall’amministratore condominiale, in qualità di rappresentante legale del condominio ex. art. 1131 c.c. , volte a tutelare la prti comuni e la collettività condominiale dalle ‘’ immissioni ’’, qualora quest’ultime superino la normale tollerabilità . A disciplinare le immissioni interviene l’ art. 844 c.c. , che recita: ‘’ il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche ...

CU e ravvedimento operoso

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  Con riferimento all’elaborazione delle CU ed alla relativa trasmissione telematica l’Agenzia delle Entrate in passato ha sempre affermato la non ravvedibilità di detto adempimento. Pertanto, nel caso di errori e/o omissione non ci si poteva avvalere della procedura di ravvedimento operoso ( circolare n. 6/E del 12 febbraio 2015 ). Tale impostazione è stata recentemente superata. Più precisamente, con la circolare n. 12/ E del 31 maggio 2024 (quesito n. 6 – pagina 15) l’Agenzia delle Entrate ha dichiarato superato il precedente orientamento affermando che “ è ammissibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso laddove l’invio del CU venga effettuato oltre i termini ordinariamente previsti ”. L’Agenzia delle Entrate motiva tale cambio di orientamento richiamando l’articolo 4, comma 6-quinquies, Dpr 322/98 che ammette l’invio oltre la scadenza con l’applicazione di una sanzione di importo graduato (33,33 euro entro 60 giorni e 100 euro oltre, con limiti di 20/50mila e...

La patente a punti

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  In G.U. 20 settembre 2024 è stato pubblicato il D.M. 18 settembre 2024 n. 132 “ Regolamento relativo all’individuazione delle modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili ”, cosiddetto “ Patente a punti ”. A decorrere dal 1° ottobre 2024 , sono tenuti al possesso della patente di cui al presente articolo le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili di cui all’articolo 89, comma 1, lettera a) , ad esclusione di coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale. La patente è rilasciata, in formato digitale, dall’ Ispettorato nazionale del lavoro subordinatamente al possesso dei seguenti requisiti elencati all’ art. 27 del D. Lgs. 81/08 . Il possesso dei requisiti di cui sopra, è autocertificato ai sensi del D.P.R. 445/2000 . Non sono tenute al possesso della patente di cui al presente articolo le imprese ...